Sostituire una caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione conviene perché a parità di resa termica e quindi a parità di energia ceduta all'impianto, la caldaia a condensazione consuma meno combustibile.
Le caldaie tradizionali, anche quelle definite "ad alto rendimento", riescono a utilizzare solo una parte del calore sensibile dei fumi di combustione. Il vapore acqueo generato dal processo di combustione viene quindi disperso in atmosfera attraverso il camino: la quantità di calore in esso contenuta, definito calore latente, rappresenta ben l'11% dell'energia liberata dal processo di combustione. In altre parole, più del 10% del calore latente non riesce a essere recuperato da una caldaia tradizionale. La caldaia a condensazione, invece, può recuperare una gran parte del calore latente contenuto nei fumi espulsi attraverso il camino.
La particolare tecnologia consente, infatti, di raffreddare i fumi fino a farli tornare allo stato di liquido saturo (o in taluni casi a vapore saturo umido), con un recupero di calore utilizzabile per preriscaldare l'acqua di ritorno dall'impianto. In questo modo la temperatura dei fumi di uscita mantiene sempre lo stesso valore della temperatura di mandata dell'acqua, ben inferiore quindi a quella dei generatori di tipo tradizionale.
Le differenze di rendimento tra una caldaia a condensazione ed una caldaia "tradizionale" non si misurano solo nel recupero di parte del calore latente, ma anche in un contenimento sostanzioso delle perdite attraverso i fumi, grazie a temperature dei prodotti di combustione sensibilmente più basse.
Falso! Le caldaie a condensazione in caso di sostituzione di caldaie turbo installate su impianti a radiatori consentono un risparmio di combustibile superiore al 17 % annuo.
Questo valore nelle caldaie Green può raggiungere il 20% se la temperatura di mandata viene mantenuta sotto i 60°C (il risparmio è calcolato sulla base dei risultati sperimentali ottenuti dal confronto di rendimento dei vari modelli di caldaie Beretta, in differenti condizioni di utilizzo, misurati sul banco di rendimento certificato presso i nostri Laboratori di Ricerca e Sviluppo).
Vero! Le canne fumarie di impianti non recenti non sono generalmente compatibili per il funzionamento in ambiente "umido". Le caldaie a condensazione debbono essere installate con linee fumi idonee al funzionamento in presenza costante di condensato.
Vero! Tutte le caldaie a condensazione debbono essere collegate ad uno scarico della condensa di combustione.
Le caldaie tradizionali non hanno questa necessità perché non sono in grado di recuperare l'energia contenuta nel vapore d'acqua presente nei fumi che viene disperso nell'atmosfera.
Vero! Tenere la temperatura di mandata ai radiatori sotto i 60°C consente di aumentare del 3-4% il risparmio del gas su base annua. Consente inoltre di eliminare le caratteristiche strisce nere sopra i radiatori che derivano dalla combustione di particelle di polvere.
Per ottenere la stessa temperatura ambiente è sufficiente accendere il riscaldamento qualche minuto prima del solito oppure aumentare il numero di elementi dei radiatori ed il risparmio sarà comunque garantito.
La più bassa possibile! Indicativamente, a 20 °C e non oltre. Ricordando che, per ogni grado di temperatura in meno, i consumi scendono di oltre il 5%.
Falso! Le caldaie a condensazione non inquinano più di quelle tradizionali proprio perché sono in grado recuperare l'energia contenuta nel vapore d'acqua presente nei fumi, emettono il caratteristico fumo bianco. La parte bianca del fumo non è nient'altro che vapore che non è stato condensato nella caldaia.
Se consideriamo un fabbisogno medio per il riscaldamento annuo di 20000 kWh e circa 2000 kWh per la produzione di acqua calda utilizzati da un appartamento abitato, le emissioni prodotte da una caldaia a condensazione Green (25 kW) in un anno di funzionamento sono le seguenti: 620 gr di NOx e 280 gr di CO. Una vettura diesel euro 4 emette le medesime quantità di inquinanti rispettivamente dopo 2480 km e 560 km. Una vettura a benzina euro 4 produce la stessa quantità di CO prodotta da una caldaia a condensazione in un anno percorrendo meno di 300 km.
Falso! Le caldaie a condensazione Beretta permettono al Cliente di adattare la temperatura dell'acqua del riscaldamento agendo sulla manopola del riscaldamento. Con il funzionamento in termoregolazione la modifica della temperatura agisce differentemente rispetto al funzionamento standard per cui ad esempio impostando -1 sul cruscotto la temperatura di mandata potrà variare di più gradi in funzione della curva di termoregolazione impostata.
Falso! Beretta commercializza una linea di caldaie a condensazione appositamente creata per l'utilizzo all'esterno, con idonei sistemi di protezione. Bisogna comunque porre attenzione al condotto di scarico della condensa, che se non adeguatamente protetto potrebbe occludersi a causa del ghiaccio e portare al blocco della caldaia.
Vero! Il ripristino della piena efficienza dei radiatori liberandoli dai fanghi e dai depositi accumulati nel corso degli anni è un'azione fondamentale considerata la necessità di ridurre la temperatura di mandata del riscaldamento se si vuole massimizzare il risparmio energetico. Questa operazione non è una prerogativa delle caldaie a condensazione ma è fortemente consigliata anche per le caldaie standard.
Le valvole termostatiche vengono usate sui caloriferi (radiatori o termosifoni) per regolare il flusso d'acqua negli stessi in base alla temperatura richiesta dall'ambiente allo scopo di evitare sprechi e migliorare il comfort stabilizzando la temperatura a livelli differenti nei diversi locali a seconda delle necessità.