Novità sull’evacuazione dei gas combusti dei generatori di calore a gas

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Nella G.U. n.165 del 18 luglio 2014, è stato pubblicato il D.L. 4 luglio 2014 n. 102 in attuazione della direttiva europea 2012/27/UE sull'efficienza energetica.

In vigore dal giorno successivo alla pubblicazione (19 luglio 2014), il decreto stabilisce un quadro di misure per la promozione ed il miglioramento dell'efficienza energetica che dovrebbe condurre, in accordo con la Strategia Energetica Nazionale, al conseguimento dell'obiettivo indicativo di risparmio energetico entro il 2020 (20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio nei consumi di energia primaria, conteggiati a partire dal 2010).

Un’importante novità in materia di evacuazione dei fumi di scarico degli impianti termici, aumenta significativamente i casi in cui è possibile scaricare a parete, rivedendo le tipologie e le caratteristiche dei generatori che possono beneficiare di tale semplificazione.

Questa formulazione si inserisce nel quadro degli indirizzi di efficientamento energetico indicati dall’UE, che con le recenti misure di Ecodesign spingerà decisamente verso l’adozione di tecnologie ad alta efficienza, quali le caldaie a condensazione e gli apparecchi ibridi. Fino ad oggi la legislazione per l’evacuazione dei fumi non richiamava in alcun modo queste tecnologie mentre le modifiche approvate e pubblicate in Gazzetta Ufficiale sono un passo importante per eliminare una delle principali criticità ad una maggiore diffusione di sistemi ad alta efficienza(Alberto Montanini, presidente Assotermica).

In particolare è prevista la possibilità di scaricare a parete per i generatori di calore a gas a camera stagna in sostituzione di generatori che già scaricavano a parete o in canna collettiva ramificata, ma soprattutto tale semplificazione viene estesa al caso di ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, qualora non vi siano sistemi di evacuazione a tetto idonei o comunque adeguabili e qualora vengano installati generatori a condensazione con emissioni di ossidi di azoto (NOx) non superiori a 70 mg/kWh.

Le stesse caldaie a condensazione potranno scaricare a parete anche nei casi in cui l'obbligo di evacuare i fumi a tetto risulti non compatibile con norme di tutela di edifici particolari oppure se il progettista rilascia una asseverazione nella quale dichiara l'impossibilità tecnica di realizzare lo scarico fumi oltre il colmo del tetto.

Nel decreto vengono citati anche i sistemi ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione e da una pompa di calore: anche per queste tipologie di apparecchi è possibile l’evacuazione a parete dei gas di scarico.

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23/07/2014